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In Italia alla pubblica amministrazione si imputano le patologie tipiche della burocrazia: inefficienza, indifferenza rispetto alle esigenze concrete, rigidità, chiusura alle innovazioni. Ciò è all'origine del rapporto difficile fra i cittadini e le istituzioni nel nostro Paese. Il saggio di Aldo Travi riconduce la difficoltà di questo rapporto ad alcuni problemi di fondo: la mancanza di criteri aggiornati di responsabilità, la conflittualità esasperata fra i diversi livelli pubblici, la confusione fra politica e amministrazione, la debolezza degli apparati tecnici, la svalutazione dei contributi individuali, la disattenzione per la cura del rapporto personale col cittadino. A tutto ciò contribuiscono deficit culturali, abitudini inveterate e soprattutto, così sostiene l'Autore, una diffusa indifferenza, anche a livello politico, rispetto ai problemi reali dell'amministrazione, pur esplosi in tutta la loro gravità nel recente periodo di emergenza sanitaria. È così che l'amministrazione, che dovrebbe rappresentare un fattore decisivo per lo sviluppo economico e sociale e costituire lo strumento principale per contrastare piaghe secolari come la corruzione e la criminalità organizzata, fallisce spesso nei suoi obiettivi più elementari.