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La vita di Nicola Cusano (1401-1464), giurista, teologo, politico, matematico e astronomo di spicco della cultura rinascimentale, si svolse in un mondo frantumato e contraddittorio, più simile al nostro di quanto si possa immaginare. Misurarsi con la libertà intellettuale e l'asistematicità di pensiero del cardinale filosofo permette oggi di intraprendere nuove vie per tentare di rifondare la modernità: senza abbandonare le sue principali istanze, è il momento di dare spazio a voci minori, comprese quelle passate, perché ci mostrino quali altri percorsi sarebbero stati possibili e sono tuttora recuperabili. Comprendere la complessa figura di Cusano può contribuire a mettere in discussione la stessa categoria di "umanesimo", e consegnare elementi significativi per il riposizionamento della fede cristiana nel ripensamento della modernità. A strutturare il libro sono cinque sguardi di giovani autori italiani, così che alla ripresa di un autore poliedrico come Nicola di Cusa contribuisca una molteplicità di interessi e di scuole di pensiero. Lo statuto del soggetto, il compito della ragione, il ruolo della differenza, la centralità dell'atto: temi di analisi che sono voci nella polifonia che deve caratterizzare un autentico (nuovo) umanesimo.