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«La Chiesa è nata in uscita». Sono le parole di papa Francesco che Armando Fumagalli riprende nel titolo del suo nuovo libro che analizza la qualità della comunicazione dei cattolici e della Chiesa. Dallo stile degli ultimi tre papi - Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco -, alle serie tv di successo, come don Matteo, fino al cinema, italiano e internazionale e alle performance di noti personaggi dello spettacolo, come Roberto Benigni. Quello di Fumagalli è un appello da cattolico ai cattolici, un richiamo alla responsabilità di diffondere il messaggio attraverso tutti i mezzi oggi disponibili, primi fra tutti quelli della comunicazione. Non si parla solo della Chiesa intesa come istituzione, quanto dell'approccio alle dimensioni comunicative e al dialogo culturale da parte dei singoli cristiani: il rapporto fra ragione ed emozioni nella comunicazione, l'uso dello storytelling, l'importanza centrale ancora oggi della comunicazione più ampiamente "popolare" che passa attraverso le forme dell'audiovisivo di massa come il cinema e la televisione. La forte presenza del Papa sui media è indiscutibile ed è accompagnata, come scrive l'autore, da «serie televisive ancora oggi di grande successo come Don Matteo (giunto alla sua nona stagione), alle tante miniserie televisive a contenuto religioso degli ultimi vent'anni, alle performance televisive di Benigni sull'ultimo canto del Paradiso o sui Dieci Comandamenti». Tra le fiction Rai che hanno riscosso grande successo a partire dalla metà degli anni Novanta, Fumagalli analizza i casi delle serie su Giovanni Paolo I, Preferisco il Paradiso su San Filippo Neri, Sant'Agostino, Maria di Nazareth, Padre Pio, Papa Giovanni, Madre Teresa e, ultima, quella su Papa Wojtila. La seconda parte del volume intitolata Testimoni analizza due "casi", quello di San Josemaría Escrivá e l'impatto della presenza di Giovanni Paolo II nella televisione italiana e internazionale.