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"Una volta noi bambini andavamo a scuola a piedi, correvamo liberi e felici nei cortili e all'aperto, giocavamo a palla, a rincorrerci, a nascondino. Eravamo padroni del nostro corpo, scavalcavamo i muretti, ci arrampicavamo sugli alberi, saltavamo i fossati e mettevamo a dura prova il nostro fiato e la nostra resistenza". La speranza di oggi è che la scuola possa offrire ai bambini un'alternativa allo stress, alla televisione, al computer, allo smartphone o al tablet, creando al suo interno un ambiente stimolante, che valorizzi il movimento, la comunicazione, l'interazione e la collaborazione, il bisogno di fare e di conoscere. Ed è proprio nella Scuola dell'Infanzia che si sviluppano gli apprendimenti più significativi per la strutturazione dei prerequisiti motori: a questo livello dovrà quindi iniziare l'alfabetizzazione motoria del bambino. Questo testo si propone quindi come strumento nelle mani degli insegnanti per una didattica attiva e coinvolgente, che riesce a far vivere al bambino esperienze significative per la costruzione del sé e per "un fare che stimola il sapere". I suoi tre capitoli si strutturano seguendo le linee-guida delle "Nuove Indicazioni Nazionali" e riprendendo alcuni nodi cardine degli Orientamenti. Nel primo capitolo vengono illustrate alcune proposte operative per favorire il passaggio dalla Scuola dell'Infanzia alla Scuola Primaria, con una sintesi ragionata sui traguardi di competenza e spunti per una didattica attiva.