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L'elezione a papa di Jorge Mario Bergoglio ha innescato un forte processo di rinnovamento che sta segnando profondamente la vita della Chiesa. Tra le grandi novità c'è anche il suo essere gesuita, il primo papa gesuita della storia: un'eventualità parsa per secoli quasi impensabile, che ha suscitato un'ondata di curiosità nei confronti della Compagnia di Gesù. Chi poteva soddisfare questo diffuso interesse meglio di un grande storico della Chiesa appartenente proprio all'ordine dei gesuiti, quale John O'Malley? Impresa non facile: quella della Compagnia di Gesù è infatti una storia ricca e complessa, abbraccia secoli, culture e continenti diversi ed è stata oggetto di giudizi molto contrastanti. Perché i gesuiti divennero quasi da subito anche poeti, astronomi, architetti, antropologi, imprenditori teatrali e molto altro, in un coinvolgimento nella cultura laica che non aveva precedenti per un ordine religioso e che finì per essere interpretato in modo dualistico: i gesuiti o erano santi o erano demoni. La ricostruzione di O'Malley ci restituisce un ritratto a tutto tondo dell'ordine, tra soppressioni e rifondazioni, fama e martirio, in un vivace racconto che parte da Ignazio per arrivare a papa Francesco, volutamente sintetico e concreto, narrato con lo stile che è ormai la cifra di O'Malley: riferimento rigoroso alle fonti storiche e attenzione al dettaglio umano.