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Per secoli la dimensione aurale del soggetto è stata trascurata, quasi annullata dalla portata epistemologica e ontologica del regime scopico. Perché l'ipertrofia dell'Occhio sembra aver condannato l'Orecchio all'atrofia? Quale è il ruolo del suono nella cultura occidentale? È possibile un'analisi sociologica della dimensione aurale? "Sound Matters" prende in esame queste domande rilevando come il suono, articolato e razionalizzato nell'espressione musicale, costituisca uno strumento indispensabile per decifrare i noisy soundscapes della contemporaneità. Il lettore viene guidato in un percorso teorico dedicato all'approfondimento della dimensione aurale e alla valorizzazione dell'ascolto, per poi soffermarsi sul contributo di autori come Simmel, Weber e Adorno, che hanno utilizzato il materiale musicale al fine di comprendere i mutamenti culturali e sociali del proprio tempo. Tale prospettiva offre una sintesi dei contributi che pongono le basi all'istituzionalizzazione di un approccio al materiale musicale e sonoro - il sound matter - legittimandone la presenza e il ruolo nel panorama delle scienze sociali e nell'analisi della cultura contemporanea.