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Un libraio di strada e una cliente alla ricerca di un libro che non c'è. L'incontro di due esperienze di vita, inconsapevoli di avere un sogno che potrà intrecciare le loro esistenze. Il desiderio di Arturo è di raccontare le storie vissute e farne un libro, quello di Franca è di mettere a frutto un desiderio ora maturo: scrivere. In questo libro Franca Desilvestro racconta la vita di un uomo che ha scelto di essere libero, un imprenditore innamorato della vita e della relazione con le persone. Lui racconta, lei ascolta. Lui è un libro aperto sul quale gli incontri hanno tracciato solchi più o meno profondi di narrazioni incredibili. Lei empatizza con le emozioni che trapelano inevitabilmente dai fatti che Arturo ha vissuto in prima persona. Sono tutti episodi realmente accaduti di uomini e donne che in modi diversi si sono confrontati con l'attività di Arturo. Al racconto, stretto e incalzante, a volte l'autrice aggiunge meditazioni personali che ampliano l'orizzonte riflessivo dei valori e dei sentimenti. Sono immagini rappresentative delle persone che abitano, studiano, attraversano la città. Ma ci sono anche riferimenti personali che fanno emergere il legame di Arturo alla famiglia. Queste storie narrano spaccati di vita in terre più o meno vicine. La Bolivia, dove lo zio frate si rapportò con Che Guevara, l'Argentina, terra verso cui emigrarono i genitori, ma anche i boschi trentini, dove il fratello Fabio si legò strettamente all'orso e, non per ultima, la Sicilia con protagonista la moglie di Arturo. La chiusura del libro è affidata a due viaggi incredibili, uno in Norvegia e l'altro in Sicilia. Due esperienze degne di essere trama per un prossimo film.