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Questa è la storia della notte del 4 novembre 1966, quella dell'alluvione di 50 anni fa che ho vissuto da cronista prima nella Sloi che stava esplodendo, poi a Borgo, a Villa Agnedo, a Strigno e a Fiera di Primiero dove ero arrivato percorrendo, soprattutto a piedi, molti e molti chilometri. È la storia del grande allarme alle dighe di Santa Giustina e di Stramentizzo, di paesi come Ischiazza di Valfloriana spazzati via dalla furia dell'Avisio, della paura, dell'Adige, della Fersina, del Brenta che crescevano con impressionante rapidità. Scrisse il giornalista del quotidiano l'Adige, Aldo Gorfer, che l'alluvione determinò "la modificazione del paesaggio causando gravissimi danni ai paesi, ai campi, ai boschi, alle strade e alle attrezzature economiche." Le fotografie di Flavio Faganello, poi quelle di Giorgio Rossi, di Giorgio Salomon, di Gianni Zotta e di Rodolfo Rensi raccontano quelle giornate ormai lontane nel tempo, ma vive nella memoria di quanti le hanno vissute. Storie di uomini e di cose fermati nel tempo con immagini ora consegnate alla storia del Trentino. Storie di trentamila sinistrati. Un racconto intenso e completo di quel drammatico novembre.