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A volte i fantasmi tornano e quando lo fanno hanno storie incredibili da raccontare. Il fantasma di Ivan trova una distorsione spazio-temporale per emergere dall'Ade a narrare le sue avventure militari. Il racconto di Ivan si snoda sull'arco di sette anni (1938-1945), poco più della metà passata in camicia nera, nella Regia Marina Italiana, per l'adempimento del servizio di leva, e poi come chiamata alle armi obbligatoria in quel nefasto 10 giugno 1940 in cui Mussolini si assunse l'arbitrio di dichiarare guerra agli Alleati, proprio nello stesso giorno in cui Ivan invece aveva maturato il suo congedo. Così Ivan trascorre altri due anni a bordo dell'incrociatore leggero Giovanni dalle Bande Nere fino a quando questo vascello viene affondato dalla marina inglese, seguendo la sorte degli altri tre membri della famiglia denominata Classe Grandi Condottieri. Rientrato in licenza nella sua natia Croazia, a Rijeka (Fiume, Croazia), è stavolta arruolato forzatamente tra i partigiani di Tito e trascorre gli altri tre anni della sua vita sotto l'insegna della stella rossa. Ivan annoda i fili di storie dimenticate, in un intreccio sorprendente per l'agilità del racconto, spaziando tra eventi bellici della Grande Storia che vanno da Alessandro il Macedone su fino ad episodi di guerre romane, epici scontri dei popoli slavi fino a Napoleone.