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Più della metà della popolazione mondiale è bilingue. Ma una serie di pregiudizi ha portato a una lettura deformante della realtà, in base alla quale gli individui bilingui venivano ritenuti una rarità. Nell'ambito degli studi neurolinguistici si considerano oggi bilingui gli individui che conoscono, comprendono e parlano due o più lingue, ma anche due o più dialetti, oppure due o più lingue e dialetti. Con un appassionante viaggio nel cervello bilingue, si offre qui un quadro completo sulla conoscenza dei rapporti che intercorrono tra cervello e lingue: il libro è rivolto non soltanto a medici, psicologi e a chi si occupa di riabilitazione, ma anche a insegnanti di ogni ordine e grado e a tutti coloro che si occupano di educazione e formazione. Pur utilizzando una terminologia tecnica, dunque, gli autori hanno avuto particolare attenzione a introdurre il significato dei termini specialistici, con un linguaggio accessibile anche a un pubblico non specializzato. Diviso in due parti, il libro affronta nei primi capitoli concetti fondamentali che riguardano lo sviluppo, l'appropriazione e l'organizzazione del linguaggio nel cervello e le neuroscienze del linguaggio in generale; nei successivi vengono introdotte le neuroscienze del bilinguismo. I temi sono molteplici e di estremo interesse: disturbi del linguaggio, afasie selettive, neuropsicologia della traduzione, disturbi psichiatrici nei pazienti bilingui. Vengono inoltre presi in esame i casi di alcuni pazienti, nella convinzione che una conoscenza più approfondita delle neuroscienze del bilinguismo possa portare benefici anche in ambito clinico. In un mondo sempre più multilingue è doveroso cercare di promuovere, preservare o riabilitare l'uso di diverse lingue, portatrici ognuna di un patrimonio culturale, sociale ed emotivo imprescindibile.