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Come i resoconti dei grandi viaggiatori erano frutto di osservazioni ed esperienze fatte sul campo, e miravano ad aiutare quelli che volevano mettersi in cammino lungo gli stessi itinerari, così Andrew Holecek mette in evidenza gli scogli, le secche, le correnti pericolose e i periodi di bonaccia che si incontrano, inevitabilmente, percorrendo il sentiero spirituale. Il sentiero spirituale da lui scelto, dopo aver saggiato diverse possibilità, è il buddhismo e in particolare la tradizione tibetana, nella figura soprattutto di Chögyam Trungpa Rinpoche e di altri maestri contemporanei. L'autore, con interessanti richiami a quei piccoli o grossi ostacoli che tutti noi abbiamo incontrato nei nostri percorsi di formazione (la scuola, il lavoro, lo studio di uno strumento musicale o di un'arte), delinea il sentiero buddhista secondo la suddivisione tradizionale dei tre giri della ruota del Dharma, l'abile mezzo con cui il Buddha seppe adattare l'insegnamento alle capacità intellettive e alle esperienze del suo uditorio. I tre giri, oltre a rappresentare lo sviluppo storico dell'intera dottrina buddhista nei suoi veicoli hinayana, mahayana e vajrayana, riflettono lo sviluppo personale del praticante e la natura sempre più sottile e impegnativa degli ostacoli che lo accompagnano.