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"Se aveste chiesto a Trungpa Rinpoche qual è l'essenza dell'insegnamento del Buddha, avrebbe risposto: 'È semplicissimo. È l'insegnamento dell'apertura, della completa apertura'". Così Rigdzin Shikpo, discepolo di Chògyam Trungpa Rinpoche, introduce il suo approccio al Dharma, riprendendo l'esortazione di Trungpa ad 'accogliere sempre e non rifiutare mai'. L'apertura e il desiderio di scoprire la verità su se stessi e il mondo, anche se innati nell'uomo, vengono spesso sommersi dalle risposte consolidate e rassicuranti che offrono la società e la cultura. Essere totalmente aperti significa sperimentare ogni cosa in modo diretto, spogliandola dei rivestimenti e degli abbellimenti delle nostre proiezioni. Non è un percorso facile, e infatti l'autore lo chiama 'il sentiero dell'imbarazzo', perché è senza dubbio imbarazzante andare incontro alle situazioni più problematiche senza l'aiuto di tutti gli stratagemmi con cui siamo abituati a manipolare il nostro mondo. Eppure è il sentiero della saggezza, il sentiero del Buddha, l'unica via della sofferenza dell'essere: vedere la vera natura delle cose, velata dalle false proiezioni dalle distorsioni che intesse la mente.