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Nato a Chaiya il 21 maggio 1906 in una famiglia di mercanti, Buddhadasa prese gli ordini monastici a vent'anni e si distinse presto per le capacità intellettuali, l'interesse per la meditazione e l'abilità di insegnante. Dopo gli anni di studio a Bangkok, preferì allontanarsi dai centri di potere monastico e politico e, rifiutando lo spirito rigido e gerarchico della religione di stato thailandese, scelse di vivere e insegnare in un monastero nella foresta presso il villaggio natale. Il centro di meditazione di Suan Mokh incarna la sua concezione della comunità ideale: una comunità basata sulle virtù tradizionali buddhiste della benevolenza e del non attaccamento, in cui sia possibile vivere in armonia con gli altri e la natura, mossi da rispetto reciproco e mirando solo al bene comune. Questo è il primo libro a presentare un quadro complessivo della vastissima produzione di Buddhadasa. I saggi, che coprono grosso modo un periodo di trent'anni, non seguono un ordine cronologico ma vogliono rendere lo sviluppo del pensiero dell'autore, dall'approfondimento, negli anni '50, dei concetti buddhisti fondamentali, al confronto con altre religioni, soprattutto il cristianesimo e il buddhismo zen, negli anni '60, e infine all'interesse per i temi politici e sociali negli anni '70, segnati in Thailandia da profondi conflitti e colpi di stato.