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Come l'albero della bodhi sotto il quale il Buddha Siddharta raggiunse l'illuminazione è cavo, così il buddhismo si accentra sulla dottrina della vacuità, del vivere con una mente vuota, priva delle sensazioni di 'io' e 'mio'. La dottrina della vacuità costituisce l'aspetto fondamentale del pensiero di Buddhadasa, uno dei maestri più significativi e discussi del buddhismo thailandese contemporaneo. Contrario da una parte all'ortodossia e al rigido dogmatismo scolastico, e dall'altra al buddhismo popolare inquinato dalle superstizioni, Buddhadasa ha dedicato tutta la vita allo studio dei sutta pali per risalire agli insegnamenti veramente capaci di liberare tutti gli esseri dalla sofferenza. Senza cadere nel rigido settarismo delle posizioni mahayana e hinayana, si è sempre sforzato di rimanere fedele al buddhismo originario. I tre discorsi che compongono questo libro si accentrano sull'insegnamento e la pratica della sunnata, considerata la chiave per interpretare e mettere in pratica tutti gli altri concetti e metodi tradizionali. Risalendo ai molti passi del Canone pali in cui il Buddha stesso espone la dottrina della vacuità, e correggendo le credenze popolari sul kamma, la rinascita e l'accumulo dei meriti, Buddhadasa delinea un Dhamma essenziale, semplice e accessibile ai monaci e ai laici contemporanei.