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Dopo i primi e più celebri testi sulla tecnica della psicoanalisi, quello di Glover e quello di Fenichel, in pochissimi hanno osato affrontare uno studio sistematico di tale argomento. Questo libro di Etchegoyen è un'impresa che ha l'intento di abbracciare tutti i problemi della tecnica. "Il mio proposito - scrive l'autore - è offrire al lettore un quadro completo della materia nella sua problematica attuale, con le linee teoriche che la percorrono dal passato al presente e uno sguardo al possibile futuro". Un libro concepito e scritto da una sola persona ha vantaggi evidenti, in esso però si nasconde un pericolo: l'autore ha una sua concezione teorica che potrebbe privilegiare rispetto alle altre, o per lo meno, che capisce meglio di tutte, e ciò lo espone al rischio dell'unilateralità. Questa è la sfida. Etchegoyen ne è consapevole e ritiene di poterla accettare: "Quanto più leggo e rileggo, quanto più penso e osservo il paziente sul divano, tanto meno mi sento incline a posizioni estreme e univoche, e più mi mantengo lontano sia dall'eclettismo compiacente sia dalle posizioni scolastiche". D'altronde Etchegoyen non rinuncia a far conoscere al lettore le proprie convinzioni, ma lo fa esplicitamente, mantenendo sempre nettamente distinti il piano dell'esposizione da quello delle valutazioni personali.