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Nei primi anni settanta, quando le sue vedute teoriche stavano entrando in una decisiva fase di definizione, Kohut tenne un ciclo di seminari teorico-clinici a beneficio degli operatori della Clinica di salute mentale per studenti, associata all'Università di Chicago. Il valore dell'esperienza e l'interesse dei testi che ne danno testimonianza sono fuori discussione e lasciano prevedere la possibilità di un nuovo e più serrato confronto con la 'sfida' lanciata da Kohut alla clinica psicoanalitica attraverso la nuova concezione del narcisismo, della personalità narcisistica e della particolare situazione terapeutica cui questa dà luogo. Motivi di interesse non mancano, in queste pagine, neppure sul versante specificamente teorico. La possibilità di accostarsi alla visione teorica di Kohut nel momento del suo primo consolidarsi getta nuova luce sulla sua genealogia e sul significato dei suoi concetti. Particolarmente marcata appare l'istanza critica nei confronti della 'scuola americana' di psicoanalisi, con i suoi rigidi (e ideologici) concetti di cura, normalità, identità, ecc. Altrettanto riconoscibile è la rivendicazione di continuità con la tradizione 'classica' della psicoanalisi e, perché no, con la sua vocazione utopica e rivoluzionaria.