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La materia vivente si autoregola per mezzo di circuiti interiori che ne permettono la sopravvivenza e organizzano la riproduzione delle specie. Ignazio Majore ha individuato il funzionamento a circuito della sessualità che vive e si muove nell'essere umano anche quando non si manifesta nel comportamento visibile. La sessualità è il rimedio che la vita ha escogitato contro la morte. Non soltanto crea nuovi esseri ma rimedia, in maniera inavvertita, a molti dei guasti biologici e mentali che sono provocati dal rapporto con l'ambiente e il logorio del corpo. Il Circuito Fallico è il serbatoio della vita e della sessualità. Si trasmette geneticamente e consente l'unica forma di eternità che ci è dato conoscere. Per descrivere il suo funzionamento, l'autore adopera il linguaggio del sogno che ne permette la comprensione. Il Circuito è rappresentato dal principio fallico maschile e dalla sua controparte femminile che si muovono, si accompagnano e si contrastano in sequenze fisiologiche che, se alterate, danno luogo alle diverse forme di patologie mentali. La riproduzione di una straordinaria statuetta melanesiana permette una rappresentazione pluridimensionale dello stesso circuito.