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Il bosco non è solo la quintessenza della natura, ma anche il prodotto della cultura, degli uomini che lo hanno plasmato curandolo e coltivandolo. Il mito del bosco naturale, selvaggio e immutabile è, perlopiù, solo una favola: rappresenta sì un porzione selvatica contrapposta al mondo civilizzato, ma ne è anche parte integrante. Come il paesaggio, anche il bosco è una costruzione umana, che subisce i cambiamenti naturali ma, soprattutto nel continente europeo, deve all'influenza dell'uomo, oltre alla sua esistenza, la sua evoluzione e la sua cura. Ecosistema complesso di animali e piante, il bosco non è un realtà immutabile e, come ci racconta Hansjörg Küster, necessita di continue attenzioni, cure e, paradossalmente, interventi da parte dell'uomo per sopravvivere. Küster dispiega tutta la sua esperienza in una storia culturale che in questi critici tempi di cambiamento climatico è anche un ammonimento: solo un nuovo patto tra uomo e natura permetterà a entrambi di continuare a vivere.