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Pugnace censore di ogni forma di dogmatismo e fanatismo, Bertrand Russell è stato uno dei fondatori della filosofia analitica e ha avuto un ruolo di primo piano, con G. E. Moore, nella "rivoluzione" che ha travolto l'idealismo della filosofia anglosassone d'inizio Novecento: rivoluzione di cui i Principi della matematica (1903) rappresentano uno dei testi fondativi. "L'opera - scrive Russell - ha un duplice scopo: primo, provare che tutte le proposizioni della matematica pura sono deducibili da un numero piccolissimo di principi logici fondamentali; [...] secondo, spiegare i concetti fondamentali che la matematica accetta come indefinibili - un compito puramente filosofico, e io non mi illudo di aver fatto altro che indicare un vasto campo di ricerche".