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A venticinque anni dalla morte, Giorgio Colli resta un esempio raro di indipendenza e originalità intellettuale. Filosofo, filologo, organizzatore editoriale, ha attraversato anni importanti della storia culturale italiana e sempre in maniera autonoma. Sua la prima traduzione dell'Organon di Aristotele, sua la proposta, negli anni Cinquanta, di una edizione critica dell'opera di Friedrich Nietzsche, realizzata nel decennio successivo assieme con Mazzino Montinari. Nietzsche attraversa la vita di Colli e agire nella direzione da lui indicata significa rivolgersi verso la Grecia, per poi tentare di rispondere ai problemi insiti nel concetto di "volontà di potenza", a partire dal quale Colli affronta e sviluppa la questione metafisica.