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Billy Phelan è un uomo dalle mille risorse: giocatore di poker che non lesina trucchi, artista del biliardo e piccolo re delle scommesse sportive. Albany è casa sua: ne percorre e ne domina le strade e i locali, ne conosce a memoria gli intrighi politici. È proprio per questi suoi molteplici talenti che il potentissimo Bindy McCall - boss di una famiglia che governa Albany ricorrendo a ogni mezzo possibile, dalla minaccia alla corruzione - si rivolge a Billy per fare da intermediario con la banda che ha rapito il nipote ed erede al trono, Charlie Boy. Affiancato da Martin Daugherty, un cronista stanco e disilluso, Billy si trova a giocare la sua partita più difficile: riuscire a ottenere il rilascio di Charlie Boy senza rivelare l'identità dei sequestratori, che conosce fin troppo bene; soprattutto, senza rinunciare a quel profondo senso morale dal quale, anche quando è stato costretto a sporcarsi le mani, è sempre riuscito a farsi guidare. Ispirato a un evento realmente accaduto, scritto in una lingua prensile e cinematografica e basato su una profonda conoscenza della materia narrativa, "L'ultima scommessa di Billy Phelan", inedito in Italia, è forse il romanzo più perfetto di quel «ciclo di Albany» al quale è legata la fama di William Kennedy: un ritratto dell'America della Grande Depressione, tra gangsterismo e intrighi politici, che non ha nulla da invidiare ai capolavori del noir.