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Melchiorre Cesarotti (1730-1808) fu per buona parte della vita un professore, prima presso il Seminario vescovile e poi per quasi 40 anni all'Università di Padova, titolare della cattedra di Lingue antiche. Le sue lezioni, prolusioni, conferenze in latino rappresentano non solo la testimonianza del momento di più fervida presa di contatto con la riflessione linguistica europea, il luogo dove vengono elaborate le idee che daranno poi forma ai suoi lavori più noti (tra cui il «Saggio sulla filosofia delle lingue»): sono anche un'opera di notevole e autonomo spessore. Vi sono affrontati temi altrove mai ripresi o solo presupposti: dalla natura dell'eloquenza, all'origine del linguaggio, all'etimologia, al rapporto lingua-conoscenza, fino a un'originale antropologia dell'antico. Il volume curato da C.E. Roggia, professore di linguistica italiana all'Università di Ginevra, presenta per la prima volta un'ampia selezione di questo vasto e frammentario corpus, fondamentale per la comprensione del pensiero linguistico cesarottiano. I testi sono editi a partire da manoscritti e stampe originali, con testo latino, traduzione a fronte, introduzioni, apparati esegetici e critici.