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"La felicità è qualcosa di non tangibile, ma a cui tutti aspiriamo. A volte riusciamo a stringerla tra le mani, ma come la sabbia scivola via tra le dita e l'unica cosa che resta è il rimpianto di non averla saputa trattenere; è proprio da questo presupposto che parte il mio romanzo: dal dolore per una perdita, alla rinascita per un nuovo amore. Inizio il mio romanzo con un momento di disagio, per la scomparsa di un bambino, è un bimbo particolare, alla fine viene ritrovato dal protagonista maschile del romanzo. Ed incontra per la prima volta la mamma del piccolo. Iniziando così un'amicizia che con il tempo diventa altro. Ritrovare la felicità non è difficile, basta solo guardare il mondo con occhi diversi ed essere aperti ad esso. Trovare quei fiori, nel giardino giusto, senza farsi oscurare dalle difficoltà della vita. I fiori di Pina oggi hanno un nome, Angela e Miriam."