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9 nov. 1971, una mattina cupa e piovosa. Sulla base di un accordo tra le Aviotruppe Britanniche e quelle italiane, nei primissimi anni Settanta del secolo scorso, fu convenuto quanto segue: si sarebbe effettuata una serie di aviolanci, prevalentemente sulle nostre isole maggiori, utilizzando velivoli C130 Hercules, in dotazione all'Aeronautica Militare di Sua Maestà Britannica, dei quali la nostra Aeronautica Militare ancora non disponeva. Gli aerei avrebbero lanciato materiali pesanti inglesi e personale italiano. Si trattava di un avvenimento interessante per entrambi. La Royal Air Force (RAF) e i paracadutisti britannici potevano addestrarsi in aree NATO, in condizioni climatiche generalmente migliori che in Patria. La Brigata Folgore poteva disporre, momentaneamente, di una componente aerea da trasporto di dimensioni più adeguate alle sue esigenze, nel momento in cui, i vetusti C 119 "vagoni volanti" della 46ª Brigata Aerea, si avviavano al tramonto.