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"È sapore infinito quell'incanto dell'infanzia che resta dentro, in un angolo dell'anima, ad accarezzare il bambino che dorme in ciascuno di noi. Quel sapore infinito di favole, di cose belle, desiderate, sognate, sfiorate... E sa di buono quell'amore immaginato, desiderato, sempre ad un passo dall'afferrarlo, mai risolto, che si reitera nel tempo, si rinnova, si nutre di emozioni, di idee, di illusioni. Non si può afferrare una stella, perché la sua magia sta proprio nel restare algida, sfuggente, distante così come i sogni devono restare tali per sopravvivere a se stessi e conservare quel sapore infinito di cose belle, smarrite, ritrovate o mai possedute..."