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Il volume propone una selezione dei documenti più significativi del Fondo Pignotti, a illustrarne la varietà dei materiali ma anche la stretta connessione con le collezioni marucelliane e, in generale, con l'editoria fiorentina della seconda metà del secolo scorso. I manoscritti e i dattiloscritti riferibili all'attività critica di Pignotti sulla Poesia Tecnologica e sulla Poesia Visiva sono accostati ai fascicoli delle riviste in cui videro le stampe, mentre i libri d'artista, realizzati tra il 1975 e il 1977, sono accompagnati dal loro corredo promozionale o da testimonianze documentarie della loro elaborazione. Molti sono i materiali "minori", spesso unica testimonianza di mostre, eventi e performance del Gruppo 70. È poi proposto un excursus cronologico che ripercorre l'attività letteraria di Pignotti tra anni Cinquanta e Sessanta, fino alle soglie del Sessantotto, quando l'artista abbandona Firenze e si trasferisce a Roma, e una selezione di opere dalle serie dei Francobolli e dagli interventi sulle fotografie dei quotidiani, sperimentazioni successive ma che recano ancora forte il legame con queste prime esperienze fiorentine.