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Nel centro di Firenze era sorta la città romana di "Florentia" con il maestoso Campidoglio e il Tempio di Giove ricco di solenni colonnati; e proprio su quella vasta zona era sorto nel medioevo il mercato contrassegnato dalla Colonna dell'Abbondanza innalzata proprio nello stesso punto in cui si incontravano le principali strade tracciate dai romani, il cardo e il decumano. Nell'Ottocento il "cuore" di Firenze - incentrato sul Mercato Vecchio - era delimitato da quattro strade: via dei Calzaiuoli, via dei Cerretani, via Tornabuoni e via Porta Rossa; un'area piena di storia e di testimonianze d'arte ma in piena decadenza, interessata dal "Piano urbanistico di Riordinamento" varato dal Comune alla fine del 1800, che decretava la sua totale distruzione. Un misfatto edilizio sollecitato da esigenze di natura igieniche e sociali ma, in verità, alla ricerca del "nuovo" e del "luminoso" e soprattutto, del profitto e della speculazione. Il centro di Firenze è oggi un semplice ricordo di una cosa scomparsa. Prefazione di Gianni Conti.