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La storiografia più recente ha sottolineato la diffusione e la qualità del dibattito scientifico che si sviluppa anche in Sicilia a partire dal XVII secolo attraverso la "rete" culturale degli Atenei di Catania e Messina, le Accademie di Palermo, i Collegi gesuitici e gli "Studia" degli Ordini religiosi (Benedettini, Teatini Domenicani su tutti). Una vera e propria "intelligenza collettiva" di dotti laici ed ecclesiastici si espande lungo l'età moderna anche nei centri minori, alimentando la lettura e la pubblicazione di saggi, memorie e monografie che arricchiscono le collezioni librarie di biblioteche e circoli di conversazione. Contribuendo al riformismo della "monarchia amministrativa" Duo siciliana, oltre ogni vulgata.