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"Uomo del silenzio. Diario di prigione" di Ramón Labañino Salazar, è un libro che scuote. Come descrive Ramón, sopravvivere alle condizioni delle prigioni negli Stati Uniti fu un esperienza molto difficile: «per noi era molto importante imparare a convivere per arrivare al giorno successivo, e era tanto importante perché ce lo eravamo proposto fermamente, dovevamo uscire migliori di come eravamo entrati, e questo, anche se non lo sembra, è una sfida». Ramón descrive la convivenza con altri prigionieri, il traffico di droga, la violenza, gli assassini, il "buco", la tubercolosi e le altre malattie infettive contagiose, le liti, la mafia e altri fenomeni tipici delle prigioni. In questa situazione, che durò quasi sedici anni, la famiglia, la solidarietà, la patria e Fidel furono per Ramón - Luis Medina era il suo pseudonimo - le molle principali per resistere e vincere.