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Che cosa sono le fiabe? Perché riescono a far presa con tale forza sull'immaginazione di tutti noi? Queste narrazioni che la società moderna ha rinchiuso nella stanza dei bambini nascondono un volto segreto che affonda in un mondo passato meraviglioso e terribile. Paolo Battistel, studioso di miti e leggende, mostra che le fiabe sono molto più antiche di quello che possiamo immaginare. Sono ciò che rimane di antichi miti precristiani diffusi in Europa durante l'antichità e il medioevo. Sopravvissute agli stessi popoli che le avevano generate, le fiabe vennero censurate ed epurate dalla cultura borghese benpensante trasformandole in "semplici" racconti per l'infanzia. La società moderna, figlia dell'illuminismo e dello "scientismo" esasperato, ha dimenticato le sue radici e le fiabe rappresentano gli ultimi frammenti di quel mondo dimenticato. Fiabe famose come Biancaneve o Cappuccetto Rosso, se analizzate attentamente, ci svelano miti originari e arcaici che narrano di regine malvagie capaci di sacrificare la propria figlia per raggiungere l'immortalità o ci mostrano il volto meraviglioso e terribile della dea della foresta. Le fiabe ci incantano perché ritroviamo in esse i frammenti della nostra stessa anima, frammenti che ritenevamo perduti e che si risvegliano appena iniziamo a leggere "C'era una volta...". In questo libro scoprirai: il volto divino della strega della foresta di Hänsel e Gretel; perché Biancaneve aveva solo sette anni quando viene condotta nel bosco dal cacciatore; l'antico volto di Cenerentola e il suo potere di assumere una forma animale.