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Anni '50, Liguria. Francesco ha venticinque anni e lavora, insieme al suo migliore amico Leonardo, come apprendista maestro d'ascia nel cantiere di padron Berto. Un lavoro che gli dà modo di coltivare la sua grande passione per la vela. La perdita del padre gli preclude la possibilità di laurearsi e di evadere dalla sua piccola realtà che sente stretta. Alla morte della madre, per arrotondare, nella stagione estiva affitta le camere della sua umile casa sul mare. Conosce così Elisabetta, venuta a godersi le vacanze col padre, ingegnere lombardo. I due condividono serate, sguardi: s'innamorano. Elisabetta deve tornare a Milano, mentre Francesco resta a vivere al Borgo, sognando un giorno di poter andare per mare con una barca tutta sua. I primi mesi la lontananza è tenuta viva da lettere d'amore, poi lei gli comunica che dovrà sposare un giovane in grado di risollevare le sorti dell'azienda di famiglia. Una storia che sa di vele bagnate di mare, legno e salsedine.