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Sara, rimasta orfana a causa di un incidente, è costretta ad andare a vivere al castello del suo austero zio Alberto, in una cittadina chiamata Pomlete. Al suo arrivo è accolta con estrema freddezza ma, con il passare dei giorni, fa amicizia con Marta, la cuoca, e con Erika, la moglie defunta dello zio. Saranno proprio lo spirito di Erika e la pazienza di Sara a sciogliere il cuore arido e indurito di Alberto, trasformandolo in una persona cordiale e amabile. Nonostante i ripetuti moniti di Erika di stare lontana dall'acqua, Sara deciderà di trasferirsi in un paesino nei pressi di una diga, dove troverà la sua indipendenza e l'amore al fianco di Francesco, fino al fatidico giorno in cui la diga riverserà le sue acque sul centro abitato, trasformando le loro vite per sempre... Questo racconto vuole ricordare il disastro provocato dalla rottura della diga del Vajont, che in una sola notte ha causato mille e novecento morti. "Le acque del sonno eterno" vuole implorare tutti gli uomini a imparare dai nostri stessi errori. Sbagli che hanno portato a catastrofiche conseguenze spezzando l'esistenza di molte vite umane.