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Gira così, con la prefazione del Premio Nobel per la Pace Adolfo Pèrez Esquivel, quale testimonianza di un lungo rapporto di amicizia e stima, è un racconto autobiografico scritto in italiano. Non segue una cronologia lineare e descrive gli eventi vissuti dal 1976, momento del sequestro, a oggi, lungo il filo personale dei ricordi, delle associazioni e delle emozioni, del difficile percorso di superamento di una tragedia che è costata migliaia di vittime. È la testimonianza di chi si è salvato ed è riuscito faticosamente a rimettere insieme i pezzi della propria esistenza e a realizzare i propri obiettivi. Le vicende non sono tuttavia narrate in modo cupo, le violenze subite sono solo accennate e lasciate all'immaginazione del lettore, i dialoghi e le riflessioni personali sono a volte persino ironici e surreali, tanto assurda è la violenza dei regimi e il linguaggio dei carnefici. Molto spazio è dedicato anche all'Italia, seconda patria e luogo di rinascita nei difficili anni segnati dall'assassinio di Aldo Moro e dalle Brigate Rosse. Il racconto termina con una e-mail recentissima del Pubblico Ministero che invia la documentazione del sequestro ritrovata in un armadio dei servizi segreti argentini e comunica al protagonista il riconoscimento come vittima nella causa intentata contro i torturatori e assassini del regime dai sopravvissuti e dai parenti dei desaparecidos detenuti nel campo di concentramento Vesubio 3.