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Sicilia, Taormina. All'improvviso, durante un convegno di diritto societario, tra lo stupore dei relatori, appaiono uno dopo l'altro i fantasmi della criminalità economica organizzata (delle società occulte, anonime, off-shore ecc.) traghettando i convenuti - e il lettore - nei complessi meandri dell'impresa a partecipazione mafiosa. In questo susseguirsi di entità paranormali viene affrontato il complesso rapporto che intreccia l'economia legale e i fenomeni criminali, in particolare i modi in cui questi ultimi possono tradursi in forme all'apparenza lecite. A spiccare tra quelle presenti è la voce di un anziano giudice che, con ironia e disincanto, si abbandona a commenti, tanto puntuali quanto irriverenti, sugli interventi dei fantasmi. Un testo che dietro a un'apparente leggerezza nasconde la forza di una sostanza intensa, capace di far comprendere con chiarezza quanto un efficace contrasto alla criminalità, in particolare quella organizzata, non possa attuarsi solo sul piano investigativo ma debba necessariamente mirare alla trasparenza e alla tracciabilità del denaro e dei capitali riconducibili ad attività delittuose. Presentazione di Girolamo Bongiorno, Niccolò Abriani, Ludovico Vaccaro.