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Un viaggio di oltre 6000 chilometri raccontato attraverso i luoghi visitati, i paesaggi osservati lasciando soprattutto spazio alle emozioni, alle suggestioni dell'arte, della musica, delle letture stimolanti e delle persone incontrate lungo il cammino: una geografia umanista. In questo récit - che completa la trilogia iniziata nel 2012 con "Un passaggio", seguito poi nel 2014 da "Tessendo una nuova tela" - a farla da padrona è la meraviglia, l'incanto di chi arriva in un posto e cerca di conoscerne la storia, di catturarne l'essenza, con lo sguardo sognante e rapito di chi ha gli occhi rivolti alla nuova aurora che nasce e dischiude i tesori di luce.