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Ancora frastornati dalla pandemia e dalle restrizioni che ha imposto, i magistrati italiani hanno dovuto fare i conti con la pubblicazione delle intercettazioni di conversazioni di consiglieri del Consiglio Superiore della Magistratura, di passati mandati consiliari; nonché di altri magistrati, con consiglieri. Una pubblicazione che, certamente, non ha contribuito al buon nome della categoria. Un anno fa, circa, vi furono dimissioni dal CSM, sempre legate alla stessa indagine. Quasi come un secondo colpo, finale e definitivo, alla credibilità del corpo della magistratura, si leggono sui giornali e nei siti cose che non avremmo voluto leggere. Non vi è dubbio che quanto sta emergendo mostri una immagine della magistratura italiana di cui non andare fieri. Il Presidente della Repubblica ha parlato di "modestia etica". L'opinione pubblica è sconcertata, delusa; la considerazione della magistratura non è mai stata così bassa. È necessario reagire, subito. Prefazione Paolo Borgna.