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24 morti. 102 feriti. 103 azioni. 3.000.000.000 di lire circa il profitto illecito. Un bollettino di guerra. Una scia di sangue e di orrore lunga ben sette anni e mezzo. La banda della Uno Bianca ha seminato per anni il terrore in Emilia-Romagna a causa della ferocia dei delitti commessi. Resta ben vivo il ricordo dei lutti causati e di una violenza bestiale e inspiegabile, come inspiegabile è il fatto che la maggior parte dei membri appartenessero alla polizia di Stato. Ma chi sono davvero "quelli della Uno bianca"? Cosa ha spinto dei poliziotti a trasformarsi in ladri, rapinatori e spietati assassini senza mai guardarsi indietro? L'autrice, giovane studiosa specializzata in criminologia, attraverso un lungo e meticoloso lavoro di ricerca tra gli atti di indagine, le risultanze processuali e alcune inteviste condotte all'epoca dei fatti, ha analizzato a fondo i componenti della banda, concentrandosi maggiormente su due di loro - Roberto e Fabio Savi - e indagando dal punto di vista psicologico la loro complessa personalità. Un volume che, arricchito di tanti particolari inediti sulle vittime e sui sopravvissuti di quella tragica mattanza, tenta di entrare nella mente dei "killer in giacca blu".