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Fare il leader e salvare l'anima svolgendo con successo il proprio lavoro è una missione molto complessa. Troppo spesso la leadership non è che una nota a piè pagina di "un patto faustiano", un inferno etico che richiede l'utilizzo coscienzioso di un gps morale interno. La storia di Faust è una guida, capace di dare corpo alle nostre ombre più nascoste, a convivere con la presenza del bene e del male, ristabilire un rapporto con la natura e cercare di recuperare quella energia femminile che è presente in ciascuno di noi, spesso repressa. Potrebbe diventare un salvagente per imparare a destreggiarsi in un mondo che brucia tutto e tutti sull'altare del profitto. È un racconto che rappresenta lo sforzo di andare oltre la razionalità e l'accumulo di conoscenza, un viaggio per uscire dalla noia di una vita vissuta con gli occhi degli altri. Forse in fondo a questo viaggio riusciremo a sorridere a quello che scrive K. Kraus: "Il diavolo è un ottimista se pensa di poter peggiorare gli uomini". In fondo, ormai caro Mefistofele, so riconoscere le tue sembianze, e sei ottimista se pensi che firmerò un patto con te. O forse no?