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Alla luce della sentenza 242/19 della Corte costituzionale, Marco Cappato è stato assolto dalla Corte di Assise di Milano per aver aiutato Fabiano Antoniani a ottenere il suicidio assistito in Svizzera. La Corte di Assise di Massa ha poi assolto lo stesso Marco Cappato e Mina Welby per l'aiuto fornito a Davide Trentini al medesimo scopo. Con pronuncia confermata in appello, la Corte ha stabilito che l'istigazione al proposito suicidario "non sussiste" e l'aiuto fornito da Cappato e Welby "non costituisce reato". Ha inoltre chiarito che la "dipendenza da trattamenti di sostegno vitale" include qualsiasi tipo di trattamento sanitario, sia esso realizzato con terapie farmaceutiche o con l'assistenza di personale medico o paramedico o con l'ausilio di macchinari medici.