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"Imputabilità e carcere" analizza alcune tematiche che da sempre impegnano gli studiosi in ambito giuridico e psicologico forense: l'imputabilità e la pericolosità sociale di un soggetto. A seconda di come viene valutata in sede di processo, una persona può essere consegnata a numerosi anni di reclusione. Se, invece, è considerata inferma o seminferma di mente, lo scenario cambia e l'imputato va incontro a un percorso diverso. Qualora si accerti infatti la sua pericolosità sociale, egli viene sottoposto a misure di sicurezza pensate per difendere la società da un potenziale pericolo. In questo modo, egli subisce però una forma di controllo che non è altro che una forma di reclusione più subdola: il soggetto viene infatti consegnato a una struttura dalla quale potrebbe non uscire più. Esistono alternative? In quale misura sono praticabili? Roberto Estavio analizza il problema con sguardo acuto, avanzando proposte interessanti.