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«Questa seconda raccolta poetica di Filomena Rago è disseminata di espedienti ardimentosi. Spetta al lettore scovarli, riconoscerli. L'autrice carica di responsabilità il lettore perché gli conferisce un ruolo attivo, di concorsualità. La scrittura privilegia senso e suono, prende all'amo il lettore, lo trascina verso la "directness" degli imagisti di Ezra Pound. Il titolo del libro "Immagine di una immagine" racchiude la Weltanshauung di Filomena Rago; il linguaggio poetico è inteso come una "intelaiatura di immagini", un discorso comune, quotidiano. L'autrice adotta il verso libero perché sa che esso è un principio di libertà che pienamente può esprimere l'individualità del poeta, che in poesia significa una nuova cadenza, un nuovo stato d'animo, un nuovo ritmo, una nuova idea. Esaminando i primi due distici della composizione che dà il titolo al libro, Immagine di una immagine, troviamo le quattro parole-chiave della nuova poetica di Filomena Rago "assenza-buio-oscurità-silenzio", le parole diventano immagini, traslati, metafore cinetiche: "La città tintinna alla finestra come un serpente/ a sonagli".» (Gino Rago)