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"La prima riflessione che esorterei a fare è la seguente: si apre alla luce ed alla vita quest'anima; vi si apre con la stessa naturalezza con cui i petali di un fiore si schiudono alla primavera. L'amore per il creato è cifra distintiva nella Lazzarino: è un'attrazione, però, che non si arresta, non si accontenta della sola contemplazione ma vuole scendere in profondità, vuole che ad esserne coinvolto sia tutto l'essere. [...] L'assoluto - come il relativo - è fatto di chiaroscuri. Dunque il tempo, anche il tempo, rientra in questa dinamica e resta in sospensione: non esiste come noi vorremmo che esistesse; non può vivere in una gabbia chi ha ali per volare..." (Sandro Angelucci)