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"Questa silloge di Isabella Coluzzi è d'occasione, un canzoniere dedicato all'amore filiale, alla perdita dei genitori. Per questa ragione le poesie sono intime, personali ma mai private... perché è sempre presente un dialogo, un discorso ininterrotto, un filo che porta altrove... I testi sono diretti, chiari, espliciti, abbondanti di metafore concrete che disegnano bene, aggiungendo dettagli e sentimenti, un discorso poetico già ben delineato e strutturato, teso ad emozionare e toccare il cuore di chi legge. Ripeto che non è una poesia "privata" ma ha la capacità di allargarsi all'Uomo, in un insegnamento sotteso alla nostalgia. Un libro che stilla amore, ricordo, nostalgia in ogni parola per ricordare sempre che la vita deve essere vissuta appieno in ogni momento con i propri affetti." (Marco Limiti)