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Frankie Castiglione e Sabina Calabrese in "Lo Scacchiere dell'Odio. Giochi di piccole menti che si credevano grandi" tratteggiano la figura della giovane Nausicaa. Il suo nuovo impiego, il rapporto con i colleghi dell'Agenzia dove lavora: Augusto, l'unica persona a cui Nausicaa si senta vicina, il responsabile dell'Information Technology ossia Gerardo, la sfaticata Clelia, il Capo, ma soprattutto l'enigmatica e controversa figura del Cavaliere. La sensazione, che presto diventa consapevolezza, di essere differente dagli altri e di sentirsi un'estranea scandisce le giornate della protagonista. Sullo sfondo i rapporti con la famiglia messi a dura prova da questa peculiare realtà. La narrazione, mentre la figura di Augusto (legato a doppio filo con Nausicaa) acquisisce via via più spessore, è scandita da uno stile insolito ed efficace. Il lettore viene fin da subito coinvolto in un gioco complesso, una sorta di partita a scacchi dove spesso realtà e sogno si mescolano. L'opera è stata finalista al Premio Letterario Nazionale Bukowski 2020.