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Mafalda Testa, 11 anni, trascorre in paese la spensierata estate del 1970, che separa la conclusione delle elementari dall'inizio della scuola media; Carlo invece, nome di battaglia di Anselmo Bonacini, 22 anni, studente universitario fuoriuscito dal Pci di Reggio Emilia, vive in clandestinità come combattente dell'organizzazione rivoluzionaria Frontiera Rossa, che ha costituito un proprio nucleo a Bergamo. I due personaggi intrecceranno le loro esistenze in un crescendo di giornate sempre più drammatiche fino a giungere al violento finale, dove il rosso del sangue si confonderà, componendo un'immagine dalla forte valenza simbolica, con il rosso del tramonto dell'ultimo giorno d'estate. Prefazione di Graziano Delrio.