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HoboTheMag presents Psychonautics affronta, del viaggio, la possibilità di sentirsi in difetto per mettersi in cammino verso un qualcosa rifugiatosi tra le pieghe del sentito, del letto, dell'immaginato e dell'immaginario. Ventidue racconti di esplorazioni causate da approcci destrutturanti, dagli occhi di un bambino, da avventure in paesi e continenti stranieri, dallo sguardo di un artista al limite e dalla pura immaginazione. Alterazioni, viaggi e finzioni che, scavando all'interno e all'esterno dell'animo umano, trasfigurano in vivido un mondo a tratti scontato, ordinato, municipalizzato. Gli autori di questo libro sono saltati sopra il nome HoboTheMag per una questione di sintesi; hanno pensato che, un giornale di controcultura con all'attivo vari progetti, potesse avallare la loro idea e farli gruppo, trasformando delle bestie sciolte in un gruppo di bestie sciolte intente a tracciare linee possibili. Psiconauti come se ne possono trovare tanti, che lo fanno per scrivere, ripercorrere, inventare. Per respirare e sbagliare e ritrovarsi. O, magari, per non ritrovarsi affatto.