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Da troppo tempo, a causa di un'allegoria biblica, la donna si è dovuta far carico di tutte le colpe del creato e ha dovuto rispondere, sulla propria pelle, di un fardello logorante, di cui è ora di sbarazzarsi per riportare equilibrio nel mondo. La presa di coscienza di questa arcaica struttura di pensiero che ci ha rese prigioniere di un ruolo subordinato, rende urgente la piena riappropriazione di noi stesse, staccandoci dalla matrice originaria che ancora ci lega a una catena insopportabile. Prima di Eva, Lilith ci aprì una via, che fu cancellata perché mostrava come essere libere significhi non tradire mai se stesse, qualunque sia il prezzo da pagare. Non sono figlia di Eva. Perché siamo libere di dire no, di osare, pensare, disobbedire, conoscere e vivere. A modo nostro. Uniche, irripetibili, metafisiche e Dee. Donne complete, non costole di qualcuno.