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In una deliziosa, piccola strada della vecchia Bologna vive e sogna un ragazzo di quindici anni, senza madre, con un padre un po' perso e tanto amore per i sogni. La caduta di Dien Bien Phu, la sconfitta dei soldati della Legione Straniera, quelli dei film e dei giornalini più amati, la sensazione di non avere più certezze, la necessità di cambiare subito le amate fantasie e i più intensi desideri, trasformano radicalmente il ragazzo bolognese. Ora non sta più con la testa nel Tonchino: avverte davvero la sua orfanezza, poiché da tempo non ha più la madre, osserva le stranezze del padre chiuso in sogni guerreschi fuori dal tempo, ama con più consapevolezza una bellissima compagna di scuola dagli occhi azzurri come laghetti alpini. Ma sarà la passionale visione del film "Le vacanze del signor Hulot" con il magico, ineffabile, struggente Jacques Tati, a dare un senso nuovissimo, inatteso, sconcertante alla sua vita.