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Che sia sorto per la strada o nei centri sociali italiani, il rap è sempre stato uno dei principali protagonisti delle lotte sociali e politiche delle generazioni succedutesi in questi ultimi quarant'anni. Narrare fatti realmente accaduti nelle periferie delle grandi città americane: questa è la volontà che ha portato alla nascita della musica rap, di cui si ripercorrono gli sviluppi in questo breve saggio, mettendo a confronto l'esperienza americana e quella italiana. Partendo dalle sue origini di fenomeno sociale-musicale che aveva lo scopo di allontanare i ragazzi delle periferie dall'ambiente criminale delle gang, passando al rap politicamente schierato degli anni Ottanta americani (quello dei "Public Enemy" e dei "RUN DMC") e a quello italiano del fenomeno delle posse, fino ad arrivare all'attuale rap che continua a urlare e dichiarare stati d'animo dì insofferenza sociale e politica soprattutto del mondo giovanile, quello che emerge è come il rap si sia dimostrato e si dimostri tutt'ora come un efficace strumento di comunicazione culturale di disagio sociale. In appendice una breve analisi dei rapper "Club Dogo", uno tra i gruppi italiani più rappresentativi, negli anni Duemila, del rap "cattivo" e di protesta.