Tab Article
Ecco la guida che mancava: completa e divertente, dissacrante ma a tratti sentimentale che, dando del tu al lettore, lo guida alla scoperta di una città che nemmeno sognava potesse esistere: la Roma portoghese! L'autore racconta le vicende della presenza dei suoi connazionali nella Città Eterna, dal Trecento in poi, sotto la benedizione di Sant'Antonio, che molti, se non tutti, pensavano fosse di Padova, e invece è da Lisbona. Si susseguono spericolati salti nel tempo con architetti del Settecento che parlano in dialetto e partecipano a show televisivi, viceré che sfilano nella chiesa di Sant'Ignazio, fuggiaschi dall'Inquisizione portoghese, cardinali goderecci, prelati innamorati di principesse, Leone X innamorato di un pachiderma albino, l'ambasciatore derubato da Benedetto XIV, il Duca che rinchiude una mezza dozzina di preti in casa per una settimana, giusto perché non lo avevano voluto salutare. La grande Storia si mescola alle piccole storie e alle memorie dei vent'anni romani di Francisco de Almeida Dias, che hanno fatto di lui un testimone privilegiato dei tempi più recenti della lusitanità nell'Urbe, e che conclude la sua carrellata romana intonando con Anna Magnani "Quanto sei bella Roma..."